La storia
Non poche sono le ipotesi fatte circa l'origine del nucleo antico che si vuole insidiato su un oppidum capenate, divenuto poi colonia di veterani romani, oppure costruito tra le rovine delle colonie dell'antica Pentapolis, di cui si suppone facessero parte anche gli insediamenti di Belmonte e Monte la Guardia, retto dal vescovo Tolomeo, martirizzato sotto l'impero di Claudio II (268-270). Incerta è l'epoca del primo incastellamento che si vuole far risalire antecedentemente all'anno mille ad opera del principe e senatore romano Alberico, figlio di Marozia, il quale, imprigionata la madre e scacciato Ugo di Provenza da Roma resse da tiranno questa città dal 932 al 954 facendo l'anno seguente eleggere papa, con il nome di Giovanni XII, suo figlio. Conseguentemente alle varie incursioni, prima dei Sarecini, poi degli Ungari, i semplici recinti difensivi, scarsamente protetti, furono occupati e distrutti. Questa la causa dell'annientamento o della dispersione di quei piccoli gruppi di famiglie, più dedite ad attività agresti che militari, che risiedevano sulle numerose alture della vasta campagna romana. Solo intorno alla seconda metà dell'XI secolo si assiste alla costruzione o ricostruzione di sistemi organizzati secondo schemi atti a garantire la difesa. Dobbiamo ritenere abbastanza verosimile l'origine del toponimo di Castelnuovo di Porto ad indicazioni del "Castello nuovo" ricostruito probabilmente su uno più antico, che comparve nel 1074 come Castrum novum in una bolla di papa Gregorio VII a favore del Monastero si S. Paolo fuori le mura, al quale spettava per metà. Solo più tardi a Castelnuovo verrà aggiunto il nome "di Porto" quando entrerà a far parte della diocesi suburbicaria di Porto e Santa Rufina così chiamata dal grande porto fatto costruire dall'imperatore Traiano, a sud-ovest di quello di Claudio, divenuto allora inadeguato. Fino all'ultimo decennio del secolo XII, la Rocca di Castelnuovo fu posseduta dai Colonna ma papa Bonifacio VIII, prima amico e poi acerrimo nemico della famiglia, distrusse loro varie fortezze, rase al suolo il feudo di Palestrina e nel 1298 occupò le terre di Castelnuovo. Fu solo nel 1306 sotto Clemente V che i Colonna poterono riottenere il feudo. Per tutto il '300 ed il '400 Castelnuovo è legato alla storia di Roma e alla lotta dei Colonna contro gli Orsini. Finalmente dopo quasi tre secoli di governo colonnese, Castelnuovo nell'ottavo decennio del '500 ammainerà gli araldici stendardi carichi della Colonna, per passare sotto la giurisdizione della Camera Apostolica Vaticana. Successivamente, mentre l'Italia si avviava verso la proclamazione del Regno, Castelnuovo, come altre città che volevano unirsi agli Stati di Vittorio Emanuele II, insorse cacciando i legati pontifici, facendo dimettere la magistratura Comunale; ma, il 9 ottobre 1860, una colonna francese di 800 soldati, giunta a Castelnuovo, ristabilì il vecchio ordine. Dopo la promulgazione dell'unità d'Italia, Castelnuovo di Porto fu capoluogo di Mandamento e sede della Pretura con Uffici Imposte, di Catasto, del Bollo e Registro.