La storia

La nascita di Collevecchio si ricollega ad un precedente insediamento sito in area bassa , di fondovalle, esposta alle minacce della palude e, in particolare, al suo effetto più disastroso, la malaria. Il vecchio abitato probabilmente si chiamava Colle Muziano (ma viene dato anche nella denominazione di Mozzano). Una leggenda vuole che il nome di Collevecchio derivi da Cola vetus, vale a dire da un robusto vecchio di nome Cola che, abitando sulla collina, ove poi costruito il nuovo paese, sarebbe vissuto più di cento anni. Secondo ipotesi certamente più accreditate si può sostenere che il borgo sia sorto attorno al XIII secolo e che gli abitanti abbiano chiesto e ottenuto per trasferirsi, la preventiva autorizzazione da parte di Papa Innocenzo IV. Il breve, diretto al rettore della Sabina, ne costituisce la fonte diretta: "Ex parte siquidem universitatis castri Mutiani Sabine. diocesis, fuit nobis humiliter supplicatum, ut castrum ipsum in tam pestifero, et corrupto loco, quod propter aeris intemperiem aestivo precipue tempore, habitatores ipsius, quasi omnes infirmitates graves, et diuturnos languore incurreant, transferendo se ad locum, qui Colavetus, vulgariter, nuncupatur, situm in territorio castri praedicti, ad inhabitandum inibi, ad nostram et ecclesiae romanae fidelitatem, eis de benignitate solita concedere curaremus". Da esso si evince come gli abitanti di Colle Muziano, a causa dell'aria malsana del proprio paese, chiedessero ed ottenessero da papa Innocenzo IV di trasferirsi sull'altura di "Colavetus" detta poi Collevecchio e dove, circa nel 1254, sarebbe sorto il paese con tal nome. Collevecchio visse la prima parte della sua vita di insediamento all'interno della struttura amministrativa creata dallo Stato della Chiesa. Fu solo in un momento successivo, quando la famiglia degli Orsini acquistò importanza, prestigio e favori, ottenendo tutta una serie di investimenti feudali nel Lazio e nella bassa Umbria, che Collevecchio entrò nell'orbita del sistema delle signorie e per la sua favorevole posizione rispetto alla vicina valle del Tevere, rivestì un notevole interesse, amministrativo e politico. Per ben due secoli, dal 1605 al 1800, Collevecchio fu scelta come sede del rettore ecclesiastico della Sabina. Sulla porta del palazzo governatoriale si legge una iscrizione che ricorda l'importante istituzione. Oltre che sede del governatore, per volere di Papa Paolo V, Collevecchio fu anche un'importantissima sede del tribunale pontificio. Il centro storico presenta i caratteri tipici dell'età in cui nacque e dei periodi in cui conobbe il massimo apprezzamento da parte di chi, Chiesa e signorie, lo scelse come residenza, soprattutto stagionale.