La storia
Il territorio di Fiano, cosi' come tutta l'Italia settentrionale e centrale, vide l'affermarsi della civilta' etrusca tra l'VIII e il VI secolo a.c., caratterizzata dalla mancanza di uno stato unitario e basata invece su parecchie citta'-stato, tra le quali Capena. Sono due le ipotesi che vengono fatte sulle origini di Fiano: la prima ha origine da una possibile, ma non verificata, distruzione di Capena da parte dei Romani, all'epoca della guerra contro Veio, che porto' gli abitanti capenati a cercare rifugio sui vicini colli, dove nacquero piccoli insediamenti da cui ebbero origine Fiano ed altri comuni della zona. Nella seconda ipotesi si ritiene che Capena non fu distrutta, ma si arrese ai romani, continuando a vivere pacificamente anche sotto il dominio di Roma; fu con l'avvento del cristianesimo e l'indebolimento dell'Impero Romano che, per sfuggire alle invasioni barbariche, nacquero gli insediamenti collinari da cui ebbero origine Fiano e i paesi vicini. Era il periodo in cui la chiesa rappresentava l'unica autorita' presente sul territorio, anche attraverso i monasteri benedettini. Proprieta' iniziale dei monaci benedettini di S.Paolo, il "Fundus Fianus" (o "Flavianus"), venne per la prima volta nominato nell'840 da Lotario nel diploma per l'Abbazia di Farfa, alla quale fu donato nel 1013 da Papa Benedetto VIII. Nel 1081 Papa Gregorio VII riconobbe al Monastero di S.Paolo la proprieta' del "Castellum Flaianum", mentre nel 1139 l'abate del monastero protesto' presso Papa Innocenzo III per l'usurpazione del castello da parte degli eredi di Tebaldo da Cencio. Successivamente, sia Papa Alessandro III che gli imperatori Federico I ed Enrico IV confermarono i diritti del monastero su Fiano. Nel 1300 la famiglia Orsini acquisto' la meta' di Fiano, l'altra meta' fu comperata per 1.100 fiorini da Paolo Orsini agli inizi del '400. Venduto ai Colonna, Fiano torno' presto agli Orsini. Signore di Fiano fu dal 1489 al 1510 Niccolo' III Orsini, valente condottiero e conte di Pitigliano, Nola e Sovana, fece costruire (1489-1493) il Castello Ducale in cui ricevette Papa Alessandro IV Borgia, il cardinale Cesare Borgia e il cardinale Piccolomini (futuro Pio III). Nel 1600 Fiano fu venduto da Alessandro Orsini a Caterina de' Nobili. Quindi, nel 1621, il Ducato di Fiano fu comperato da Orazio Ludovisi che lo rivendette nel 1690 a Papa Alessandro VIII, il quale a sua volta lo regalo' al nipote Marco Ottoboni. Gli Ottoboni furono i proprietari del Ducato di Fiano fino al 1897, quando la proprieta' fu venduta al costruttore Carlo Menotti per 900.000 lire. Al termine della Prima Guerra Mondiale una parte della tenuta fu ceduta per una cifra irrisoria agli ex combattenti, mentre durante il periodo fascista l'amministrazione delle terre fu affidata al conte Orsolino Cencelli. Il movimento contadino fu protagonista di importanti lotte negli anni 1919-20 per l'assegnazione delle terre incolte o malcoltivate, lotte che ripresero con vigore al termine della Seconda Guerra Mondiale e che finirono solo nel 1950 quando, con pubblici sorteggi, furono assegnate le terre. Il Castello Ducale fu invece comperato dal Comune di Fiano.